Ill.mi Commissari, Signore e Signori, dalla disamina del Titolo II° dei Capitoli 2.6 e 2.7 dell’elaborato reso dal Dipartimento Ragioneria Generale dello Stato in data 27 settembre 2011 (protocollo nr. 0100844), risulta chiaramente, a parere della scrivente, come a decorrere dal 2003 il sistema bancario (in particolare la Banca Nazionale del Lavoro, la sua collegata e controllata BIIS ed UniCredit) abbia operato nei confronti del Comune di Reggio Calabria un’illegittima “gestione” in prodotti finanziari derivati, caratterizzata da una dolosa reticenza informativa, piuttosto che la doverosa condotta di consulenza ed assistenza in prodotti finanziari, nel rispetto dei canoni di trasparenza, correttezza e diligenza nell’interesse del cliente (il Comune di Reggio Calabria) e dei mercati in generale (ex art. 21 T.U.F. D.lgs nr. 58 del 1998).
Illegittima “gestione in derivati” che, unitamente ad una colposa negligenza ed imperizia da parte degli amministratori locali, ha condotto questi ultimi a sottoscrivere prodotti finanziari in derivati che garantivano un introito immediato di somme a titolo di up front ricevute dall’intermediario finanziario e di impiegare le medesime nella “spesa corrente” e non in un “fondo rischi” (come successivamente rettamente sottolineato dagli Ispettori), come la reale conoscenza del prodotto finanziario ed un minimo di diligenza del buon padre di famiglia avrebbero consigliato e di gravare le future generazione del territorio reggino di oneri finanziari, allo stato stimati in oltre 8 milioni di euro.
Il fatto che gli Ispettori, dopo aver rilevato “diverse irregolarità” (di corretta procedura e di contabilizzazione degli up front e dei flussi maturati), hanno rilevato una sostanziale (meglio apparente) “regolarità normativa” dei contratti derivati stipulati, non significa certamente né la reale oggettiva conformità dei medesimi alla normativa vigente, né la “convenienza economica” né del primo contratto in derivati né di quelli che lo hanno rimodulato, questi ultimi caratterizzati da una maggiore alea tali da renderli delle vere e proprie “scommesse al buio” e pertanto illecite (come rilevato dal Tribunale di Milano nella sentenza resa in data 19 novembre 2012 e dal Tribunale di Acqui Terme in data 21 novembre 2012), che oggi costano al contribuente reggino oltre 8 milioni di euro.
Per tali motivi si chiede alle SSVV di impegnare codesto Consiglio Comunale straordinario affinché sia presentato al più presto un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria corredato da tutti gli elementi a disposizione relativi alla gestione in derivati gravanti sulle finanze comunali (e di una perizia economico-finanziaria diretta ad accertare i reali contorni dei danni concretamente subiti dell’Ente dalla dolosa reticenza informativa delle banche intermediarie), al fine di accertare se ed in quale misura la condotta tenuta dagli intermediari finanziari (Banca Nazionale del Lavoro, la sua controllata BIIS, ed UniCredit) nonché dei pubblici amministratori locali, possano configurare ipotesi di reato [già in altri casi simili accertate (Comune di Milano, Comune di Orvieto, Comune di Acqui Terme, ecc)], chiedendo altresì di provvedere con urgenza a sospendere immediatamente i negativi ed incalcolabili effetti prodotti dalle regolazioni periodiche dei contratti finanziari in derivati in essere.
Reggio Calabria, 11.01.2013
Il movimento ReggioNonTace
Sul sito www.reggionontace.it è pubblicato il video integrale dell’Assemblea (guarda il link)