Ennesima manovra salva-banche della maggioranza, contenuta nel decreto legge sullo “sviluppo”.
Consigliabile la lettura del pregevole, come sempre, contributo del Dott.Roberto Marcelli.
Come evidenziato nello studio, la manovra di Tremonti comportera’:
1) l’innalzamento non trascurabile dellle soglie d’usura per la generalita’ del credito erogato alle imprese (pag. 25);
2) stante la posizione dominante delle banche e la mancanza di concorrenza tra le stesse, l’innalzamento delle soglie comportera’ un pregiudizio agli investimenti, con lievitazione dei costi e dei rischi d’impresa, specie se P.M.I., alla faccia dello sviluppo economico, sbandierato come finalita’ del decreto-legge;
3) trattandosi di una modifica in “favor rei”, il decreto-legge costituisce una colpo di spugna in quei procedimenti penali per usura subiti da alcuni esponenti bancari, a seguito delle recente sentenza della Cassazione (leggi la sentenza) che, finalmente, inseriva la C.M.S. nel calcolo ai fini delle verifica del supero della soglia.
Visti i tempi che corrono, c’e’ da pensare che il vero obiettivo sia quello
sub 3.
E’ facile essere profetici, il meccanismo e’ collaudato: quando i Giudici applicano le regole nei confronti dei piu’ forti, ecco che governo e maggioranza parlamentare corrono in soccorso e cambiano le regole in corsa: (cfr. mie circolari 9 e 11 maggio).
Sul numero di PLUS allegato al SOLE 24 di sabato 4 giugno, intitolato in copertina “Fare i conti con le banche”, Nicola Borzi ha ecomiabilmente messo il dito sulla piaga della riforme su misura A.B.I.: leggi
Speriamo in un forte reazione dei parlamentari che sono, ora, all’opposizione.
Avv.to Osvaldo Pettene